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Strumenti per il teatro musicale

Questa parte della collezione è composta da strumenti che iniziarono ad essere costruiti alla fine dell’Ottocento dalla ditta Tronci che iniziò a dedicarsi non solo alla realizzazione di strumenti per musica religiosa, ma anche per quella praticata nei teatri, nei saloni e nei luoghi di ritrovo e di svago della borghesia cittadina e in particolare per il melodramma.

Alla ditta Agati-Tronci venivano commissionati gli organi per i teatri. Il primo organo di questo tipo fu realizzato da Filippo Tronci nel 1884 per il teatro Costanzi di Roma. In seguito costruì una serie di nuovi organi per i teatri Liceo di Barcellona, Opera di Buenos Aires, Dal Verme e Lirico di Milano.

Filippo Tronci, nei primi anni del XX secolo riuscì a conquistare un ruolo di rilevanza nazionale, non solo costruendo organi per i teatri ma anche instaurando relazioni permanenti con i principali compositori italiani dell’epoca , tra cui PucciniMascagni e Verdi.

I rapporti con gli illustri compositori non riguardavano soltanto la commissione degli organi ma anche di specifici strumenti a percussione, nella cui produzione la ditta pistoiese si stava specializzando, ricevendo richieste da teatri e orchestre classiche.

Pietro Mascagni ideò e commissionò alla ditta Agati-Tronci & C il “concerto pneumatico” di campane per la rappresentazione dellopera Isabeau.

In una lettera del 1913 Mascagni, che aveva un tono molto confidenziale con Filippo Tronci, lo elogia per il lavoro ben fatto scrivendo  “a… tu sei riuscito a portare il carillon e lo xilofono alla dolcezza della celeste …” 

Anche per Parisina in una lettera del 1915 spedita da Roma, Mascagni commissiona alla ditta pistoiese “Un ottimo giuoco di campanelli a tastiera (che non fosse pettegolo)”

Altri particolari strumenti (gong, campane da pranzo giapponesi, fonica) furono commissionati alla ditta della famiglia Tronci anche da Giacomo Puccini per le sue opere ispirate al mondo orientale, come  Madama Butterfly la Turandot e la Fanciulla del West.

Con Benedetto Tronci iniziò anche una produzione specifica di strumenti musicali per artisti eccentrici e clown musicali. 

Negli spettacoli di molti di questi artisti la musica e gli strumenti musicali diventavano un elemento fondamentale per esaltare la comicità. Si tratta, come scritto nel catalogo della ditta di “campane del sanctus, cornette da bicicletta intonate, trombette per guanti, arpilegno da suonarsi con guanti di pelle e polvere di colofonio, verrofono o concerto di bicchieri, valigie e sgabelli armonici per accompagnamento, il giuoco della dama da suonarsi pressando gli scacchi

Gli strumenti venivano commissionati con lettere o cartoline inviate direttamente dagli stessi artisti.